Con un recente decreto legge, sono state riviste alcune delle condizioni per usufruire del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali con le caratteristiche di alta tecnologia e digitalizzazione 4.0 come delineate dalle relative disposizioni.
Le imprese sono ora obbligate a comunicare preventivamente per via telematica l’ammontare complessivo degli investimenti che si intendono effettuare, il credito d’imposta presunto e la relativa ripartizione e fruizione negli anni. Al completamento dell’investimento, devono essere comunicati gli stessi dati aggiornati e definitivi.
La comunicazione di completamento degli investimenti deve essere effettuata anche per gli investimenti realizzati a decorrere dal 1° gennaio di quest’anno, fino al giorno precedente all’entrata in vigore del decreto legge. Inoltre, la comunicazione va trasmessa anche per gli investimenti in beni strumentali nuovi relativi all’anno 2023; in questo caso, i relativi crediti d’imposta maturati e non ancora fruiti sono compensabili solo se effettuata la comunicazione in oggetto. Essendo un investimento da intendersi effettuato alla consegna del bene (nel caso di beni mobili, come previsto dal Tuir), bisognerà che sia chiaramente definito il termine realizzazione dell’investimento, e che i tempi richiesti per i vari passaggi siano definiti e precisati chiaramente.
Per gli investimenti effettuati nel 2023 si dovrà chiarire meglio se il nuovo adempimento riguarderà solo chi non ha ancora iniziato a utilizzare il credito d’imposta oppure tutti, e se riguarda tutti gli investimenti conclusi nell’anno, oppure se quelli «prenotati» con acconto versato entro dicembre 2022 (e inseriti nelle dichiarazioni dei redditi 2023) sono esclusi.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 14/2024
Nuove condizioni per fruire del credito d’imposta 4.0
di D. Hoffer
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