Esonero dei contributi Inps, risolto il caos del Durc

Operai al lavoro per potatura del vigneto

Con un messaggio del 19 novembre scorso, l’Inps ha precisato che le imprese agricole che hanno diritto all’esonero straordinario dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti per il primo semestre 2020 riconosciuto dal decreto Rilancio, e che hanno sospeso il pagamento della rata in scadenza il 16 settembre scorso come indicato dallo stesso Istituto con un precedente messaggio, sono da considerare in regola con il pagamento dei versamenti contributivi. Per queste aziende, pertanto, il Durc, il Documento unico di regolarità contributiva, deve risultare positivo.

La precisazione si è resa necessaria in quanto molti datori di lavoro che avevano sospeso il pagamento del 16 settembre si sono visti negare, in queste settimane, la certificazione di regolarità contributiva dalle sedi territoriali dell’Istituto previdenziale, con tutte le inevitabili conseguenze negative del caso sull’attività delle imprese.

L’esonero straordinario dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali per il primo semestre 2020, previsto in favore delle imprese appartenenti alle filiere agrituristiche, apistiche, brassicole, cerealicole, florovivaistiche, vitivinicole nonché dell’allevamento, dell’ippicoltura, della pesca e dell’acquacoltura, ha risentito purtroppo di alcune lungaggini che, a oggi, ancora ne impediscono la piena concretizzazione. Dopo la lunga attesa per il decreto interministeriale (Lavoro, Agricoltura, Economia) di attuazione della misura, mancano infatti ancora le istruzioni Inps per la presentazione dell’istanza di sgravio da parte dei datori di lavoro aventi diritto.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 39/2020
Durc regolare per chi ha diritto all’esonero straordinario dei contributi Inps
di T. Pagano
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