La ministra delle politiche agricole Teresa Bellanova sembra aprire uno spiraglio all’utilizzo dei voucher per far fronte alla carenza di manodopera nei campi causata dall’emergenza coronavirus.
Sul Corriere del Mezzogiorno alla domanda sugli strumenti per risolvere il problema la ministra ha risposto: «Ho detto alle parti sociali che il punto dirimente è reperire manodopera, poi sulla base delle caratteristiche personali si dovranno utilizzare strumenti giusti per la remunerazione, senza dimenticare le professionalità – perché potare o raccogliere sono mestieri che non si improvvisano – e senza distruggere i diritti di coloro che hanno maturato requisiti previdenziali. Per disoccupati e studenti si può semplificare l’utilizzo di eventuali voucher, prevedendo anche la possibilità del cumulo del reddito di cittadinanza e della retribuzione».
Un’apertura, rispetto alle posizioni espresse in precedenza sul tema da Bellanova, prontamente evidenziata dal presidente di Coldiretti Ettore Prandini, secondo il quale «Una radicale semplificazione del voucher “agricolo” può consentire da parte di cassaintegrati, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne».
Resta ora da vedere se alle dichiarazioni seguirà qualche atto concreto, in tempo utile, da parte del Governo.