Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri un «decreto flussi» integrativo rispetto a quello 29 dicembre 2022, relativo alla programmazione transitoria dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per l’anno 2022, avendo preso atto che le domande d’ingresso per lavoro sono risultate in eccesso rispetto alle quote autorizzate». Nel decreto integrativo – informa un comunicato del Consiglio dei ministri – si prevede una quota aggiuntiva pari a 40.000 unità, interamente destinata agli ingressi per lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero, a valere sulle domande già presentate nel click-day del marzo scorso».
Sempre in tema di lavoro, il Consiglio dei ministri «ha approvato, in esame preliminare, il dpcm con la “Programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per il triennio 2023-2025”. Per il triennio 2023-2025 il Governo prevede complessivamente 452.000 ingressi, rispetto a un fabbisogno rilevato di 833.000 unità», con 136.000 ingressi nel 2023, 151.000 nel 2024 e 165.000 nel 2025.
«Una risposta importante con le grandi campagne di raccolta estive di frutta e verdura in atto e nell’imminenza anche della stagione della vendemmia con la necessità di assicurare certezze alle imprese sulla effettiva disponibilità di manodopera» ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare l’esigenza che «la pubblicazione del decreto flussi aggiuntivo sia immediata con la concessione delle relative quote partendo dalle domande già presentate dalle Associazioni firmatarie del protocollo del 3 agosto 2022».