Due recenti trasmissioni televisive (Sapiens, la puntata del 28 marzo, e Indovina chi viene a cena del giorno successivo) hanno puntato la loro attenzione sulla zootecnia e sui sistemi allevatoriali moderni e razionali, fornendo ai telespettatori messaggi assolutamente fuorvianti, basati più su teoremi precostituiti piuttosto che su una completa analisi dei dati e delle situazioni e inducendo anche a scelte di consumo del tutto ingiustificate.
È questo, ad esempio, il messaggio che lega l’allevamento intensivo all’inquinamento del pianeta o addirittura di quello che accosta in maniera azzardata e davvero improvvida, specie nell’attuale delicato contesto, lo sviluppo della pandemia di Covid-19 ai modelli moderni e razionali di allevamento.
Per questa ragione le associazioni del mondo zootecnico italiano e Agrinsieme hanno scritto due lettere di protesta al presidente della Rai e al ministro delle politiche agricole, Teresa Bellanova, per segnalare tale inaccettabile atteggiamento teso a screditare i produttori italiani di alimenti di origine animale, nonostante il settore agroalimentare italiano, in particolare quello legato alla zootecnia – si legge nel testo – stia facendo un enorme sforzo per far sì che, nonostante le difficoltà oggettive e le limitazioni, sugli scaffali e nei frigoriferi di negozi e supermercati si possano continuare a trovare alimenti e prodotti sicuri e di qualità.