L’ Associazione regionale allevatori dell’Emilia-Romagna (Araer) sta effettuando investimenti importanti per attrezzare con strumenti sempre più innovativi e precisi il suo laboratorio di analisi situato a Reggio Emilia che oggi, oltre ai campioni provenienti dalle aziende zootecniche della regione, riceve e analizza anche quelli in arrivo da Toscana, Umbria e Abruzzo, con una media di 1,6 milioni di campioni/anno. Nuovi strumenti che permettono l’esecuzione di altrettante analisi a iniziare dalla biologia molecolare, dal test diagnostico per la febbre Q o dalle analisi Nir sulle materie prime e gli alimenti zootecnici.
«Dal prossimo 1° gennaio inoltre – dice Angela Toti, veterinaria collaboratrice di Araer – l’Associazione introdurrà il tecnologo di stalla, una figura a supporto del veterinario per affrontare insieme i diversi problemi che insorgono in allevamento e fornire in tempi brevi all’allevatore soluzioni efficaci e valide soprattutto in materia di qualità del latte, sanità della mandria, riduzione del farmaco».
In questo percorso il ruolo dell’innovazione tecnologica riveste un ruolo fondamentale. È questo ad esempio il caso di Data Live, uno strumento che in abbinamento al già conosciuto Sense Hub, permette oggi di monitorare il benessere animale di ogni soggetto attraverso le informazioni che arrivano dal collare o dall’auricolare posizionato sulle bovine.
«Data Live consente di registrare in tempo reale tutte le attività della bovina – afferma Massimiliano Intini di MSD Animal Health – dalla ruminazione alla iperventilazione, fornendo in questo modo utili informazioni legate esclusivamente al suo stato di benessere, permettendo così all’allevatore di intervenire adeguatamente laddove questo si renda necessario».