Sul cambio della classificazione del lisozima utilizzato nella produzione del Grana Padano, il Ministero della salute fa marcia indietro.
Rispondendo infatti a interrogazioni dei parlamentari Davide Zanichelli (M5S) e Antonella Incerti (Pd), che chiedevano chiarimenti in seguito alle polemiche scoppiate nei mesi scorsi, il sottosegretario alla Salute, Luca Coletto, ha affermato che la competenza in materia di etichette è europea e quindi nella gerarchia delle fonti essa è primaria rispetto alla nota ministeriale dell’8 maggio 2018 che avallava il passaggio del lisozima da additivo alimentare a coadiuvante tecnologico.
La nota ministeriale aveva permesso per diversi mesi di etichettare il Gran Padano come «senza conservanti», con un evidente vantaggio di marketing.