Le aree prioritarie da considerare quando si parla di dimensionamento di una stalla per vacche da latte sono certamente: zona di riposo (cuccette, corsia di smistamento, lettiera); zona di alimentazione e rastrelliera della mangiatoia.
Negli ultimi 40 anni la ricerca, la sperimentazione e l’esperienza diretta degli allevatori hanno contribuito a definire e ad aggiornare i parametri progettuali, che oggi rappresentano degli standard tecnici di riferimento molto solidi. Non si tratta, ovviamente, di valori immutabili, perché il progresso delle tecniche d’allevamento e la modifica delle dimensioni delle bovine, ad esempio, possono comportare la necessità di adeguamenti, ma certamente questi standard sono la base per una progettazione di alto livello.
Il dimensionamento della stalla si deve basare innanzitutto sulle dimensioni medie dei bovini da allevare; nel caso delle vacche da latte si tratta di animali adulti che hanno raggiunto una massa corporea abbastanza stabile, benché le variazioni siano possibili in base allo stato fisiologico (gravidanza), all’età e alle caratteristiche individuali. Per le razze di grande mole, come la Frisona, esistono molti dati, derivanti da misure su numeri elevati di capi, che mettono in relazione la massa corporea con le dimensioni principali del corpo, al punto che è possibile proporre grafici come il seguente. Queste relazioni fra unità di misura di tipo diverso (di lunghezza e di massa) sono dette allometriche.
Il riferimento di massa corporea per la progettazione dovrebbe essere quello del 25-30% delle vacche più grandi della mandria.
L’atto progettuale, che deve sempre coinvolgere in modo attivo l’allevatore, deve partire da standard tecnici di riferimento consolidati e validati dalla ricerca; solo in questo modo è possibile
arrivare alla stesura di un progetto adeguato alla situazione aziendale presente e che risponda alle aspettative e agli obiettivi dell’imprenditore zootecnico.
Tratto dall’articolo pubblicato sul Supplemento Stalle da Latte a L’Informatore Agrario n. 03/2019
Stabulazione, le dimensioni che fanno la differenza
di P. Rossi
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