Il 6 novembre scorso si è conclusa positivamente la trattativa tra allevatori e Italatte per il rinnovo del contratto.
Per il 2019 il prezzo di chiusura medio annuale concordato è di 405 euro/1.000 L, ottenuto secondo le seguenti fatturazioni: gennaio, febbraio e marzo già fatturati a prezzo pieno; aprile fatturato e pagato a prezzo pieno (415,70 euro/1.000 L); maggio verrà pagato a 405 euro/1.000 litri (era stato fatturato 411/1.000 L), pertanto andrà fatta nota di credito per la parte eccedente; giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre fatturati a 400 euro/1.000 litri. Pertanto per i mesi in cui sono state fatte le due fatture (acconto e saldo) andranno fatte le note di credito.
Per quanto riguarda il 2020, è stato mantenuto invariato l’assetto generale dell’accordo, cioè basato su di una indicizzazione dei prezzi con riferimento a due mercati: quello interno basato sulle quotazioni del Grana Padano e quello europeo basato sulla media delle quotazioni UE a 28, il primo valore con un peso del 30% mentre il secondo del 70%. Per il Grana è stata fissata una fascia di oscillazione del prezzo che varia da 6,60 a 7,05 euro/kg. Sono inoltre state tolte le franchigie per i parametri di grasso (3,70-3,80%) e proteine (3,25-3,30%).
Infine ogni azienda che conferisce il latte a Italatte dovrà essere in possesso del certificato del benessere animale secondo la metodologia Crenba con un punteggio minimo del 60% e senza non conformità legislative. La data entro cui è fissata la consegna del certificato del benessere animale è il 31 agosto 2020. Dopo tale date chi non è in possesso del certificato avrà una decurtazione del prezzo del latte di 5 euro/1.000 litri.