La Relazione finale del Piano nazionale residui, pubblicata sul portale del Ministero della salute, riporta che è risultata conforme ai parametri di legge la quasi totalità (99,9%) dei campioni analizzati per verificare la presenza di residui farmacologici nei prodotti di origine animale.
Nel 2018, i campioni che hanno fornito risultati non conformi per la presenza di residui sono stati 26 sugli oltre 26.000 analizzati, pari allo 0,1 % del totale. Il Piano nazionale residui viene predisposto annualmente dal Ministero della salute sulla base delle indicazioni previste dalle norme europee.
Oggetto di indagine sono i prodotti di origine animale, in cui vengono ricercate le sostanze farmacologicamente attive autorizzate nei medicinali veterinari, le sostanze vietate (come quelle ad effetto anabolizzante) e i contaminanti ambientali.
Nel 2018, precisa la Relazione, sono stati analizzati 26.377 campioni, di cui 12.294 per la ricerca di residui di sostanze ad effetto anabolizzante e sostanze non autorizzate (pari al 41,8 %) e 19.754 per la ricerca di residui di sostanze medicinali veterinari e agenti contaminanti (pari al 67,2 %).
A questo secondo gruppo appartengono 24 dei 26 campioni risultati non conformi.