L’accordo sul prezzo del latte alla stalla in Lombardia, annunciato da Coldiretti regionale, ha suscitato reazioni contrastanti.
Secondo Coldiretti l’intesa siglata con Italatte, società del gruppo Lactalis, è «Un risultato frutto di un confronto serrato che, dopo aver definito il contesto per arrivare alla fine dell’anno in corso, ha permesso di stabilire lo scenario per il completamento dell’annata 2020/2021: da gennaio, infatti, sarà ancora in vigore il meccanismo dell’indicizzazione con il mantenimento del paniere con le quotazioni del Grana Padano al 30% con un prezzo base a 35,5 centesimi al litro».
Di parere opposto Cia, Confagricoltura e Copagri, secondo cui non si può «accettare proposte di contratti di conferimento basati su prezzi penalizzanti e non in linea con gli andamenti di mercato, che rischiano di affossare e dare il colpo di grazia al settore».
«Altrettanto inaccettabile – aggiungono le tre organizzazioni – è prevedere un limite mensile di produzione, vincolando peraltro i tetti produttivi non a un premio aggiuntivo, ma addirittura al pagamento di una rilevante penale, con la quale si ottiene il risultato di abbassare ulteriormente il prezzo di conferimento, oltre ad altri vincoli e oneri per gli allevatori».