Dal 15 maggio prossimo e fino al 9 giugno, gli allevatori di carne bovina con razze iscritte ai Registri genealogici possono presentare ad Agea la domanda per ricevere l’aiuto de minimis (si vedano le istruzioni operative n. 37 pubblicate con la circolare Agea n. 30483 dell’11 aprile 2025). Il regime di aiuto è stato istituito con il decreto Masaf del 19 febbraio 2024 n. 670020, con una dotazione finanziaria di 4,5 milioni di euro.
Sono beneficiarie del sostegno le imprese di allevamento con bovini nati nel 2024 sul territorio nazionale, individuati nella banca dati della zootecnia, allevati da parte del soggetto beneficiario per almeno 184 giorni maturati nell’anno 2024.
L’importo unitario dell’aiuto sarà determinato da Agea dopo la quantificazione del numero totale di capi ammissibili, nei limiti della dotazione finanziaria disponibile. In ogni caso l’aiuto non può superare la soglia di 150 euro per capo.
Per la richiesta del contributo, Agea rende disponibili all’allevatore – esclusivamente attraverso il Caa mandatario – una domanda automatica e precompilata, utilizzando le informazioni acquisite dal fascicolo aziendale e dalla Bdn, limitando la selezione dei capi a quelli iscritti ai Libri genealogici a orientamento carne o misto.
Un secondo bando è stato aperto con le istruzioni operative n. 36 pubblicate con la circolare Agea n. 30452 dell’11 aprile 2025, che ha definito le modalità attuative per la corresponsione dei contributi a favore degli allevamenti con capi di razze autoctone italiane.
Il regime di sostegno dispone di una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro ed è stato istituito con un secondo decreto Masaf n. 670040 del 19 dicembre 2024.
Anche in questo caso le domande da parte degli allevatori vanno presentate tra il 15 maggio e il 9 giugno 2025.
Possono accedere ai contributi gli allevamenti di bovini di razza Piemontese, Marchigiana, Chianina, Podolica, Sardo Bruna e Sarda iscritte nel relativo Libro genealogico alla data del 31 dicembre 2024. L’importo massimo dell’aiuto che sarà corrisposto è di 100 euro per Uba, nei limiti previsti dalla normativa comunitaria relativa agli aiuti in de minimis.
Per l’individuazione dei capi ammessi a premio si fa riferimento a quanto contenuto nella Bdn alla data del 31 dicembre 2024, con estrazione che avverrà il prossimo 5 maggio.
Le modalità per la richiesta di aiuto da parte degli allevatori sono analoghe a quelle previste per i bovini da carne iscritti ai registri genealogici.