Il Masaf ha messo a disposizione 19,64 milioni di euro per le aziende della filiera suinicola italiana che hanno subito danni indiretti a seguito delle misure sanitarie di contenimento dei focolai di peste suina africana (Psa) nel periodo compreso dal 1° luglio 2022 al 31 luglio del 2023. Il 60% del budget è destinato alle imprese agricole e la rimanente parte a quella attive nelle fasi di macellazione e trasformazione. Il regime di aiuto si applica alle Regioni e ai Comuni interessati dai provvedimenti sanitari necessari per la prevenzione, eradicazione e contenimento della malattia e dal blocco dei prodotti trasformati.
Per quanto riguarda gli allevamenti suinicoli, gli indennizzi vanno a favore delle unità produttive con scrofe da riproduzione a ciclo aperto e chiuso, allevamenti da ingrasso (comprensivi di quelli che fanno svezzamento e magronaggio), alla condizione che siano ubicati in uno dei comuni assoggettati a restrizioni sanitarie.
I risarcimenti per gli allevatori coprono fino al 100% del danno subito. Sono oggetto di indennizzo eventi come il deprezzamento degli animali per vendita anticipata, il prolungamento del vuoto sanitario, i maggiori costi di produzione per effetto del blocco della movimentazione, la riduzione della macellazione.
Gli allevatori interessati sono tenuti a presentare in via informatica un’apposita domanda al proprio organismo pagatore, utilizzando le modalità che saranno definite con specifiche circolari.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 33/2023
Peste suina: 19 milioni di euro per i danni 2022-2023
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