A fine luglio la Conferenza Stato-Regioni ha approvato il decreto interministeriale che disciplina il Sistema di qualità nazionale per il benessere degli animali (Sqnba).
Il provvedimento definisce i requisiti di salute e benessere dei capi allevati da rispettare affinché un allevatore possa utilizzare il marchio che certifica il raggiungimento di standard elevati in materia e beneficiare così degli incentivi pubblici e dalle agevolazioni che sotto diversa forma le istituzioni europee, nazionali e territoriali mettono a disposizione.
Ancora prima che il decreto fosse approvato, l’Italia ha programmato uno specifico intervento nell’ambito della Pac 2023-2027 che premia le imprese zootecniche aderenti al Sqnba. Una delle pratiche contemplate nell’ambito del regime ecologico incentiva infatti gli allevamenti che ottengono tale certificazione.
Le nuove norme prevedono che è necessario raggiungere requisiti di salute e benessere degli animali superiori a quelli oggi vigenti sotto molteplici punti di vista, compreso il rilascio di emissioni.
Successivi decreti ministeriali definiranno i requisiti di certificazione relativi all’allevamento delle diverse specie di interesse zootecnico, dell’orientamento produttivo e del metodo di allevamento.
Nella pratica ci saranno prescrizioni specifiche, assimilabili ai disciplinari di produzione, e codici di comportamento che saranno oggetto di valutazione da parte di un organismo riconosciuto e accreditato che valuterà la conformità e rilascerà la certificazione.