La Commissione europea ha concesso una deroga all’Olanda per l’applicazione della direttiva nitrati, grazie alla quale gli allevamenti possono applicare, fino al 2025, quantitativi di effluenti zootecnici superiori al limite di 170 kg di azoto per ettaro stabilito nella direttiva 91/676, in caso di zone vulnerabili.
L’ultima deroga concessa all’Olanda risale al 2020 ed è scaduta a fine 2021 (decisione 2020/1073). È stata riconosciuta la possibilità di applicare fino a 230 kg di azoto per ettaro e per anno per le aziende su terreni sabbiosi, meridionali e centrali, aventi almeno l’80% di superficie prativa e con animali allevati al pascolo. Per le aziende su altri terreni il limite è innalzato a 250 kg.
Il 15 febbraio scorso l’Olanda ha richiesto una nuova deroga che è stata accolta come misura transitoria per accompagnare l’attuazione delle riforme nei settori agricolo e zootecnico, per arrivare così a rispettare le prescrizioni comunitarie in materia di emissioni di azoto e di ammoniaca e di nutrienti nell’acqua.
Tra le condizioni imposte all’Olanda dalla nuova deroga, vi è quella di elaborare una nuova definizione delle zone inquinate da nitrati e fosforo provenienti da fonti agricole entro il 1° gennaio 2024. Rientrano da subito nelle zone inquinate quelle dei terreni sabbiosi meridionali e centrali e, dal 1° gennaio 2023, i bacini idrografici che risultano inadeguati in termini di nutrienti.