Gli allevatori con iscrizione a ruolo dei debiti relativi alle quote latte potranno presentare un’istanza all’Agenzia delle entrate-Riscossione che, se accolta, sospenderà la riscossione delle multe e concederà la possibilità di rateizzare in trent’anni i debiti superiori a 300.000 euro, senza rinunciare ai premi Pac, attualmente predisposti ad uso compensativo dei debiti sulle quote latte. Lo prevede una circolare Agea dell’8 maggio scorso.
Gli interessati devono presentare domanda, a pena decadenza, entro 60 giorni dalla notifica da parte dell’Agenzia delle entrate, del primo atto di riscossione utile, inclusi quelli della procedura cautelare o esecutiva eventualmente intrapresa. Con la presentazione della domanda si procede alla sospensione immediata delle iniziative di riscossione delle somme iscritte a ruolo da parte dell’Agenzia delle entrate e, in caso di accettazione della rateizzazione da parte di Agea, scatta la sospensione delle procedure di recupero per compensazione. In questo modo gli agricoltori interessati continuano a ricevere normalmente i contributi pubblici, come ad esempio quelli della Pac.
Il requisito alla base dell’accesso alla procedura rateale è la rinuncia da parte dell’agricoltore a ogni azione giudiziaria eventualmente pendente dinanzi agli organi giurisdizionali, amministrativi e ordinari. Le rate annuali sono pagate ad Agea e nel caso del mancato versamento anche di una sola rata è prevista la decadenza dal beneficio della rateizzazione, il che comporta la riattivazione della riscossione del debito residuo da parte dell’Agenzia delle entrate e la ripresa delle procedure di recupero per compensazione da parte dell’organismo pagatore.