L’erba verde in mangiatoia: un'”idea” che funziona

Il foraggiamento verde in stalla è ancora largamente praticato in aziende da latte e da carne estensive o che hanno scelto di seguire i disciplinari dell’allevamento biologico o biodinamico. Anche alcune filiere certificate per la produzione di formaggi di pregio prevedono la somministrazione di erba verde agli animali (attraverso il pascolo o come foraggiamento verde). Nella stragrande maggioranza dei casi l’erba viene raccolta e somministrata in stalla direttamente in mangiatoia. Solitamente il foraggio verde viene messo a disposizione
degli animali in alternativa o dopo lo scarico della Tmr (Total mixed ration o inifeed), oppure abbinata a foraggi conservati e farine somministrate separatamente.

Non accade praticamente mai che l’erba verde venga inserita direttamente nel carro miscelatore per la preparazione dell’unifeed e considerata al pari di tutti gli altri alimenti della razione (insilati, fieni, farine e mangimi). Questo nuovo modo di utilizzare il foraggio verde è stato testato in numerose aziende che allevano Frisone a elevata produzione, con risultati eccezionali sia dal punto di vista dell’efficienza tecnica sia del ritorno economico della produzione di latte, e sorprendentemente con una gestione piuttosto agevole del cantiere di lavoro!

Utilizzazione non convenzionale

La fattibilità operativa e la gestione pratica di utilizzare lo sfalcio autunnale come foraggio verde in razione è stata verificata, negli ultimi anni, in molte aziende dove le superfici a erba medica sono presenti in proporzione rilevante sulla Sau o dove il loglio italico, seminato a settembre, aveva raggiunto in novembre una produzione di biomassa tale da giustificare una raccolta autunnale.

In questo periodo anche i prati permanenti, grazie al clima autunnale che ne favorisce ancora la crescita (ma rallenta l’invecchiamento dei tessuti vegetali), producono un foraggio con caratteristiche nutrizionali eccezionali.

Come ben sappiamo un taglio autunnale a fine ottobre-novembre è sempre piuttosto complicato da gestire per la conservazione a causa delle condizioni climatiche spesso poco favorevoli all’essiccazione (anche parziale) in campo per un successivo insilamento. D’altra parte, si tratta di produzioni quantitative e qualitative non trascurabili, soprattutto se le superfici aziendali occupate da queste foraggere sono piuttosto estese.

Le difficoltà operative che si incontrano nella loro raccolta e conservazione hanno acceso in molti allevatori l’interesse a testare questa nuova modalità di utilizzo del foraggio verde, per valorizzare al meglio una risorsa che altrimenti verrebbe lasciata in campo o spesso raccolta e conservata con risultati poco soddisfacenti o addirittura trinciata e lasciata in campo per evitare problemi di allettamenti e marciumi nel corso dell’inverno.

I risultati di queste esperienze di raccolta autunnale si sono mostrati talmente interessanti che alcune aziende hanno deciso di provare a gestire questa pratica tutto l’anno, utilizzando le foraggere presenti in azienda (loglio italico, erba medica, prati polifiti avvicendati o permanenti).

 

Tratto dall’articolo pubblicato su Stalle da Latte  n. 6/2024
L’erba verde in mangiatoia ha vantaggi economici e produttivi
di E. Tabacco, G. Borreani, F. Ferrero, L. Bertola, S. Pasinato, L. Comi