Luca Panichi, allevatore di Chianina di Umbertide (Perugia), è stato confermato per i prossimi tre anni alla presidenza dell’Associazione nazionale allevatori bovini italiani da carne (Anabic), che promuove, valorizza e cura il miglioramento genetico delle razze bovine italiane autoctone: Marchigiana, Chianina, Podolica, Maremmana e Romagnola.
L’Anabic – evidenzia il presidente Panichi – rappresenta un patrimonio di biodiversità animale fondamentale per il nostro Paese con 160.000 capi delle cinque razze, allevati in oltre 5.000 aziende agricole, dislocate in tutto il territorio nazionale, con prevalenza nelle regioni del centro e del sud, soprattutto nelle aree collinari e svantaggiate dove l’allevamento garantisce la permanenza delle popolazioni, un paesaggio unico e previene dissesti ambientali e sociali.
Panichi ha precisato che la sostenibilità dell’allevamento bovino, la qualità e la tracciabilità delle carni e dei sistemi di produzione delle razze bovine italiane, continueranno ad essere gli obiettivi prioritari dell’attività dell’Anabic nei prossimi anni.
Su questi obiettivi si concentrerà anche il programma di miglioramento genetico di Anabic, che potrà contare sulle risorse messe a disposizione dal Mipaaf e dall’Unione Europea con il Programma Rurale Nazionale per la Biodiversità animale.
Questo il nuovo Consiglio direttivo di Anabic: Luca Panichi (Umbria) presidente, Lorenzo Dori (Toscana), Antonino Fonsi (Calabria), Nicolino Leppa (Campania), Marco Mariotti (Lazio), Domenico Pasqui (Emilia-Romagna), Renato Potenza (Basilicata), Carmine Rossi (Abruzzo), Martina Salciccia (Marche).