In Toscana Coldiretti e Confcommercio hanno siglato un accordo per garantire la giusta remunerazione del latte alla stalla agli allevatori, di fronte all’aumento dei costi di produzione. L’intesa ha lo scopo di favorire il consumo di latte a chilometro zero in bar, pasticcerie e gelaterie del territorio toscano.
«La crisi energetica si affronta solo con la corresponsabilità dell’intera filiera – spiegano il presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi e di Confcommercio Toscana, Aldo Cursano -, con il primo accordo che assume un valore strategico in un momento di crisi per l’agricoltura e il commercio, causata dal calo dei consumi per il caro bollette e le preoccupazioni legate alla guerra in Ucraina, e un effetto a valanga sul sistema agroalimentare e degli acquisti. L’obiettivo condiviso è promuovere la qualità delle produzioni toscane, assicurando la giusta distribuzione del valore all’interno di tutta la filiera».
Per Coldiretti «a rischio c’è il futuro delle stalle, poco più di 200 quelle sopravvissute in Toscana dopo che una su quattro su quattro ha chiuso negli ultimi dieci anni e dopo che la produzione di latte si è drasticamente ridotta intorno alle 60.000 tonnellate nel 2020-2021, contro le oltre 80.000 nel 2003-2004».