Con un voto pressoché unanime, l’assemblea del Consorzio del Grana Padano, riunitasi nei giorni scorsi presso la sede dell’ente, ha approvato il nuovo Piano produttivo 2019-2021.
Piena soddisfazione del presidente, Nicola Cesare Baldrighi, che, sottolineando il positivo equilibrio tra produzione e richiesta da parte del mercato (+6,4% in Italia e +7,7% all’estero nel periodo gennaio-luglio 2018) nel suo intervento davanti ai soci, ai rappresentanti delle organizzazioni agricole e all’assessore all’agricoltura della Lombardia, Fabio Rolfi, ha ricordato come questo sia frutto del rispetto del Piano produttivo che si esaurirà con la fine di quest’anno. Il Piano 2019-2021 prevede l’introduzione di nuovi criteri per la valutazione tecnica del formaggio destinato a diventare Grana Padano e l’implementazione di alcuni parametri legati al benessere animale. “A quasi due anni dalla presentazione, siamo in attesa che Bruxelles ci ritorni approvate le modifiche al disciplinare di produzione – ha affermato il direttore generale del Consorzio, Stefano Berni – la più importante delle quali riguarda l’utilizzo libero, nelle stalle dei nostri allevatori, del robot di mungitura”. Benessere animale per il Consorzio del Grana Padano significa anche “un uso sempre più ridotto di farmaco – ha puntualizzato Berni – che noi vorremmo riuscire addirittura ad azzerare, ma anche rimonta equilibrata, che significa saper attendere il momento giusto per non spingere troppo sulla produttività della bovina, perché abbiamo capito che nel bilancio economico aziendale questa non è la strada migliore da percorrere”.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 34/2018 a pag. 7
Approvato il nuovo Piano produttivo del Grana Padano
di A. Mossini
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