La fotografia del mercato del Grana Padano nei primi sette mesi del 2021 mostra una riduzione dei consumi domestici ma una ripresa di quelli della ristorazione, tuttavia non ai livelli precedenti la pandemia, e anche cambiamenti delle abitudini e delle richieste dei consumatori, in particolare dei più giovani, molto attenti alla sostenibilità ambientale nelle loro scelte.
«I numeri dei primi 7 mesi dell’anno – spiega Stefano Berni, direttore generale del Consorzio di tutela del formaggio – pur rimanendo assai più alti di quelli del 2019, sono inferiori a quelli del 2020. Nel retail che concentra gli acquisti delle famiglie italiane, abbiamo registrato un evidente segno negativo, mentre nell’Horeca, il canale della ristorazione, la tendenza è opposta, ma siamo ben lontani dai livelli pre-Covid».
Buone notizie arrivano dall’export, dove la ristorazione punta con decisione ai pregiati formaggi italiani dop.
«Da gennaio a luglio il Grana Padano dop ha visto il 42% dei consumi all’estero e il 58% in Italia – ha concluso Berni – E a questo trend si è adeguata anche la produzione, in leggero e voluto calo».