Campania, filiera bufalina: crolla il prezzo del latte

La filiera bufalina campana è di nuovo nella bufera, questa volta per una presunta crisi da sovraproduzione di latte lamentata dai caseifici, molti dei quali avrebbero i frigoriferi ormai saturi di latte congelato, non idoneo per la produzione della Mozzarella di bufala campana dop.

E nell’ultimo periodo fioccano le mancate proroghe dei contratti di fornitura di latte di bufala idoneo alla produzione della Mozzarella di bufala campana dop verso gli allevamenti non destagionalizzati, che hanno quindi più latte in inverno, quando la domanda di mozzarella cala.

Peraltro, agli allevatori che possono garantire la destagionalizzazione dei parti è stato offerto un prezzo del latte alla stalla di 1,55 euro al chilogrammo, contro 1,80 euro praticato fino a settembre a Caserta. Tale situazione – che si sta verificando da inizio ottobre – sta mettendo a rischio 400 aziende zootecniche bufaline nelle province di Caserta, Salerno e Latina. Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri, dopo una riunione del tavolo tecnico sulla filiera bufalina, presieduto dall’assessore all’agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, hanno minacciato pubblicamente atti legali nei confronti dei caseifici che non stanno ritirando il latte.

Il movimento organizzato da Altragricoltura – che definisce strumentali le motivazioni del crollo del prezzo e del mancato ritiro del latte – sta invece preparando denunce da presentare alle procure delle Repubblica competenti per territorio: pare che a saltare – tra l’altro – sia stato il sistema di tracciabilità del latte.

«È una situazione insostenibile, costellata di fatti gravissimi – afferma Gianni Fabbris, coordinatore nazionale di Altragricoltura – rispetto alla quale l’organizzazione ha deciso la mobilitazione unitaria degli allevatori bufalini dell’area dop nelle province di Caserta, Salerno e Latina e l’apertura della vertenza sul latte di bufala».

«Abbiamo proposte precise che nei prossimi giorni confronteremo con gli allevatori di tutta l’area dop – continua Fabbris – e siamo pronti a scendere in piazza fino allo sciopero del latte ove non ascoltati». E per la prima decade di novembre è prevista la convocazione a Napoli degli Stati Generali in difesa della mozzarella di bufala campana dop».