È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale 2 agosto 2022 che disciplina il Sistema di qualità nazionale per il benessere animale (Sqnba).
Oltre ad armonizzare sull’intero territorio i requisiti e le regole applicabili per la certificazione del benessere degli animali, fornendo un quadro unico di riferimento che gli allevatori e gli altri operatori della filiera devono considerare, il Sqnba svolge un ruolo importante nell’ambito della Pac 2023-2027, perché ci sono circa 65 milioni di euro per anno stanziati per la pratica ecologica che fa riferimento al benessere degli animali (livello 2 dell’ecoschema 1).
Va inoltre considerato che le regole per la certificazione armonizzata a livello nazionale, con i futuri disciplinari produttivi in via di predisposizione, vanno ad incidere sull’impostazione e sul funzionamento dell’intervento del benessere animale programmato nell’ambito dei diversi Psr.
A tale riguardo, nel quinquennio di programmazione che sta per iniziare, rispondendo ai bandi regionali saranno disponibili 690 milioni di euro di spesa pubblica per gli allevatori che assumono impegni per il benessere degli animali.
L’allevatore e gli altri operatori autorizzati della filiera zootecnica dovranno presentare domanda di adesione volontaria al Sqnba, rivolgendosi a uno degli organismi di certificazione selezionati dal Ministero. In caso di comportamenti conformi degli operatori rispetto a quanto previsto nei disciplinari di produzione, la commercializzazione degli animali e dei prodotti derivati avverrà riportando in etichetta le informazioni che consentono di valorizzare agli occhi del consumatore le caratteristiche e i maggiori standard raggiunti.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 41/2022
Benessere animale, via all’atteso Sqnba
di E. Comegna
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