Le stime per il 2024 parlano di oltre 700.000 tonnellate di foraggio essiccato e disidratato stoccato a livello europeo, con l’Italia che con 360.000 tonnellate dovrebbe essere in testa alla classifica, seguita da Spagna (230.000 tonnellate) e Francia (115.000 tonnellate).
«Una situazione che alla luce dell’attuale andamento geopolitico internazionale e dei mercati preoccupa l’intero settore», afferma Riccardo Severi, direttore di Aife/Filiera italiana foraggi e presidente del Gruppo foraggi in Copa-Cogeca, l’organizzazione che a livello comunitario rappresenta oltre 22 milioni di agricoltori e più di 22.000 cooperative agricole, in rappresentanza della Alleanza delle cooperative Italiane.
Il dato è emerso nei giorni scorsi a Bruxelles in occasione della riunione annuale di Copa-Cogeca. dove è stato analizzato l’andamento produttivo e commerciale del 2023 e delineato lo scenario che si sta tratteggiando per l’anno in corso.
«Per l’Italia – conclude Severi – il 2023 si è chiuso con una produzione di foraggi essiccati e disidratati pari a circa 3 milioni di tonnellate: 2,4 milioni di erba medica e 663.000 tonnellate di altri foraggi. Rispetto al 2022 la produzione complessiva ha registrato una contrazione del 10%, causata in gran parte dalle conseguenze dell’alluvione che ha colpito la Romagna nel maggio 2023.
Per il 2024 le previsioni sono di una produzione nazionale di foraggi essiccati e disidratati agli stessi livelli del 2023, ovvero sui 3 milioni di tonnellate».