Monta la protesta dei pastori per il crollo del prezzo del latte ovino in Sardegna. Due autobotti sono state bloccate sulla Statale 131, che collega Cagliari a Sassari, e migliaia di litri di latte sono stati versati sulla carreggiata.
La protesta degli allevatori si è ripetuta anche a Orune, nel Nuorese. Una quarantina di pastori ha rovesciato il latte all’uscita dal paese, sulla provinciale che porta a Bitti e successivamente la manifestazione e i blocchi stradali si sono spostati a Macomer.
«Il prezzo del latte pagato a 60 centesimi ai pastori è insostenibile – dice il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. In questo modo si costringono le aziende a chiudere perché a questi prezzi non riescono a coprire minimamente i costi di produzione».
Sulla vicenda, che sta prendendo la forma di una vera e propria rivolta, ha preso posizione anche il ministro Gian Marco Centinaio: «La settimana prossima sarò in Sardegna a parlare con gli agricoltori. Come Governo stiamo ripensando a tutta la questione dei Consorzi per quanto riguarda il latte di pecora».
«Abbiamo messo sul tavolo del Consorzio la proposta di cercare di esportare il più possibile questa tipologia di latte – spiega Centinaio – molto apprezzata in Asia, tanto che in Cina esiste un progetto con il latte in polvere che viene dalle pecore. Stiamo cercando di dare agli agricoltori alternative che non siano solo quelle tradizionali».