Quotazioni in aumento per il latte italiano

L’Italia si conferma tra i protagonisti del settore lattiero-caseario dell’Ue coprendo il 5° posto nella classifica dei maggiori produttori di latte, con 13,8 milioni di tonnellate prodotte. In cima alla classifica la Germania (34 milioni), seguita dalla Francia (25 milioni), dalla Polonia (15,5 milioni) e dai Paesi Bassi (15 milioni).

Nonostante il ruolo centrale della filiera lattiero-casearia italiana, da anni il nostro Paese vive preoccupazioni sul fronte della sostenibilità economica della filiera. Seppur i prezzi medi di vendita del latte crudo nelle stalle italiane mostrino un trend di crescita negli ultimi mesi, non sono ancora sufficienti per assorbire pienamente l’incremento dei costi di produzione.

Le quotazioni del latte italiano continuano a registrare valori superiori rispetto ai principali competitor europei, anche grazie al valore generato dalla produzione di formaggi dop ai quali è destinato circa il 50% del latte prodotto nelle stalle italiane. Nel mese di febbraio 2025, il prezzo medio del latte crudo alla stalla in Italia si è attestato su 0,571 euro/L, al di sopra della media Ue (0,537 euro/L). Anche Paesi Bassi (0,550 euro/L), Germania (0,546 euro/L) e Polonia (0,538 euro/L) si collocano al di sopra della media europea, ma con livelli di prezzo inferiori al nostro.

Inferiori invece le quotazioni in Francia, al di sotto della media Ue, con 0,508 euro/L.