Il lavoro in stalla e le operazioni di mungitura non si possono fermare. Così Araer, l’Associazione regionale allevatori dell’Emilia-Romagna, ha promosso un progetto in base al quale i tecnici che si renderanno disponibili potranno andare temporaneamente negli allevamenti che ne faranno richiesta per svolgere le attività al posto del personale assente per malattia. Un’iniziativa portata avanti in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano Reggiano.
Dal canto loro, prima dell’avvio del servizio, le aziende dovranno sottoscrivere un contratto in cui verranno riportate le condizioni del servizio stesso, un’autocertificazione in cui si riportano tutte le garanzie di protezione e tutela per il dipendente Araer e dichiarare di non essere sottoposte a vincoli di restrizioni e/o quarantene previste dalle norme legislative in materia di Covid19.
«In un frangente in cui è complicata anche la semplice attività d’ufficio – afferma Claudio Bovo, direttore di Araer – non è stato semplice elaborare e coordinare un progetto così impegnativo in pochi giorni. Però ce l’abbiamo fatta grazie alla collaborazione di tutti, compresi i sindacati che siglando l’accordo tra le parti hanno permesso la realizzazione di questa iniziativa».
«L’impegno è stato collettivo e questo ci rende particolarmente orgogliosi, soprattutto perché garantisce all’intera filiera lattiero-casearia emiliano-romagnola la continuità operativa a totale vantaggio dei consumatori».