Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva l’accordo raggiunto con gli Stati membri sulla revisione della direttiva sulle emissioni industriali, che estende i vincoli al settore zootecnico. La legge deve ora essere adottata anche dal Consiglio, prima di essere pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’UE ed entrare in vigore 20 giorni dopo. Gli Stati membri avranno poi 22 mesi per conformarsi alla nuova direttiva.
La nuova legge prevede di estendere le misure sulle emissioni industriali agli allevamenti di suini con più di 350 UBA. Sono escluse le aziende che allevano suini in modo estensivo o biologico, e quelle che lo fanno all’esterno per un periodo di tempo significativo su un anno. Per gli avicoli, la direttiva si applica alle aziende con galline da uova in numero superiore a 300 UBA e alle aziende con polli da carne con più di 280 UBA. Per le aziende che allevano sia suini sia avicoli, il limite sarà di 380 UBA complessive.
Valutazioni fortemente critiche sul documento sono state espresse da tutte le organizzazioni sindacali agricole italiane, che rimarcano come, con l’entrata in vigore della direttiva, le soglie per essere obbligati a richiedere l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) da parte degli allevamenti verranno dimezzate rispetto all’oggi e lamentano l’ennesimo aumento del carico burocratico sulle aziende.