Da maggio sono in aumento i prezzi all’ingrosso del mercato lattiero-caseario. È quanto emerge dall’analisi mensile sul settore condotta da Unioncamere, in collaborazione con Bmti. Nel caso specifico del latte spot si tratta di un recupero, avvenuto dopo i ribassi delle quotazioni registrati nei primi mesi dell’anno, che ha risentito anche del calo della produzione, fattore che tipicamente si registra durante la stagione estiva. I prezzi rilevati dalle Camere di commercio si sono attestati, a fine giugno, su 0,56 euro/L, in crescita del +5% rispetto allo scorso anno.
Tra i formaggi dop, nelle ultime settimane sono aumentati i prezzi all’ingrosso del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano, anche grazie al buon andamento della domanda estera. Nel primo trimestre dell’anno le esportazioni complessive dei due formaggi, infatti, sono cresciute in volume del 15,1% rispetto allo stesso periodo del 2023 (+9,8% in valore), registrando in particolare un incremento del 23,3% sui mercati extra UE, dove spiccano le maggiori quantità dirette negli Stati Uniti (+28,3%) e in Canada (+54%).
I prezzi all’ingrosso del Grana Padano stagionato 20 mesi rilevati nei listini delle Camere di commercio si sono attestati su 11,40 euro/kg (+13% rispetto a dodici mesi fa). Crescita meno marcata per il Parmigiano Reggiano, con i prezzi saliti a 12,40 euro/kg (+6% su base annua).
Tra le materie grasse derivate dal latte, dopo un’ulteriore crescita nella prima parte di giugno, si sono registrati segnali di assestamento per i prezzi all’ingrosso del burro, sebbene le quotazioni registrate a fine mese rimangano comunque in rialzo del 45% rispetto a un anno fa, confermando il prezzo di 6,55 euro/kg per il burro prodotto con crema di latte.