Il Parmigiano Reggiano è il più importante prodotto dop ottenuto in montagna. Lo confermano i nuovi dati forniti dal Consorzio di tutela del celebre formaggio, che ha da poco festeggiato i 90 anni dalla fondazione: nel 2023 la produzione degli 83 caseifici di montagna della dop ha superato le 861.000 forme, con un aumento dell’11% rispetto al 2016, anno in cui è stata inaugurata la politica del Consorzio di rilancio e valorizzazione della produzione di montagna.
In crescita anche la produzione di latte, con oltre 419.000 tonnellate (+9,3% sul 2016). Inoltre, il Parmigiano Reggiano «Prodotto di Montagna», la certificazione lanciata dal Consorzio nel 2016 per dare maggiore sostenibilità allo sviluppo di quest’area della zona di produzione e offrire ai consumatori garanzie aggiuntive legate all’origine e alla qualità del formaggio, nel 2022 ha raggiunto le 228.000 forme, con un aumento del +28% sul 2016.
Tutti forti segnali che la politica del Consorzio continua a invertire una tendenza alla decrescita che aveva colpito il comparto fino al 2014. Nel decennio 2000-2010, infatti, nei territori di montagna della zona di origine si è assistito alla chiusura di ben 60 caseifici e a una riduzione del 10% della produzione del latte. Deficit che è stato azzerato a partire dal 2014 grazie all’avvio del Piano di regolazione dell’offerta che, tra le altre misure, ha previsto sia sconti specifici per produttori e caseifici situati in zone di montagna, sia il bacino «montagna» per le quote latte.