Da metà aprile sul sito internet dell’Associazione italiana allevatori sono consultabili i dati definitivi del bollettino della produttività del latte 2019.
I dati forniscono il risultato dell’attività di controllo funzionale del comparto latte nella campagna di attività che parte in autunno e termina alla fine dell’estate dell’anno successivo. Le 15.316 aziende di bovini da latte controllate rappresentano oltre il 50% degli allevamenti italiani e il numero di vacche controllate pari a 1.351.442 rappresenta all’incirca il 75% della consistenza nazionale di bovine adulte (concentrate per oltre il 72% nelle regioni della pianura padana).
Il bollettino offre una panoramica dei livelli produttivi raggiunti dalle diverse razze da latte allevate. Spiccano i 9.950 kg prodotti a lattazione della razza Frisona, contro una media di 7.300 delle altre razze da latte, o i 2.350 kg della razza bufala mediterranea italiana.
Il bollettino racconta anche la storia produttiva del comparto nel nostro Paese dagli inizi degli anni 60 del secolo scorso a oggi e testimonia i progressi raggiunti grazie alla selezione, che ha portato oggi ad un aumento di produttività delle vacche da latte di oltre il 130% se confrontate con quelle degli anni 60 e che la produzione si è duplicata all’incirca all’inizio degli anni 2000.