Il Consorzio tutela formaggio Asiago dop nel 2020 dichiara un aumento dei consumi del 2,2% a volume, del +3,4% a valore e del +11% della produzione .
Il 2020 è stato un anno difficile per il comparto agroalimentare italiano, in cui si è assistito a una sostanziale redistribuzione dei canali di consumo. Parallelamente all’arretramento della spesa fuori casa del 48% è cresciuto del 7% l’acquisto domestico (rispetto al 2019). Allo stesso tempo, sono aumentate del 160% le vendite legate al delivery e del 39% quelle delle piattaforme di e-commerce (rispetto al 2019).
In termini di forme la produzione è stata di 1.427.456 per il Fresco (+6% rispetto al 2019) e 306.241 per lo Stagionato (+42% rispetto al 2019).
Una scelta premiata dalla fiducia di quasi dieci milioni di famiglie che hanno acquistato il 3,3% in più di Asiago dop Fresco e il +25,5% di stagionato rispetto al 2019. Le stagionature lunghe, sempre più apprezzate dai consumatori nelle tipologie Asiago dopo Stagionato Mezzano (stagionatura 4-10 mesi), Vecchio (da 10 a 15 mesi) e Stravecchio (oltre i 15 mesi), rappresentano uno dei punti distintivi del nuovo disciplinare di produzione, che eleva la qualità del prodotto con requisiti sempre più stringenti.
“Abbiamo affrontato un 2020 difficile e ci siamo impegnati per rispondere con trasparenza e responsabilità alle aspettative dei consumatori. – afferma Fiorenzo Rigoni, presidente del Consorzio tutela formaggio Asiago. Nel 2021, anche grazie alle novità introdotte nel disciplinare di produzione, lavoreremo per cogliere le nuove prospettive di mercato valorizzando e tutelando gli aspetti distintivi della specialità veneta-trentina”.