In Europa tra il 2011 e il 2016 si è registrato un calo delle vendite di antibiotici per uso veterinario, limitato agli animali produttori di alimenti, del 20,1%. Il dato, fornito dalla recente edizione 2018 del Rapporto Ema (European medicines agency), è positivo e va messo in relazione al problema dell’antibiotico-resistenza, cioè la resistenza agli antimicrobici sviluppata da alcuni batteri, che riduce l’efficacia terapeutica dei farmaci utilizzati per la cura delle infezioni sia nell’uomo sia negli animali.
In 15 Nazioni, compresa l’Italia – spiega il Rapporto Ema – si registra una riduzione di oltre il 5% nel periodo considerato, ma in 6 Paesi emerge un aumento superiore al 5%.
In Italia il confronto con il 2015 evidenzia una riduzione di un ulteriore 8,4% e di un più robusto -30% a partire dal 2010. Resta tuttavia l’evidenza non positiva di un alto consumo: il nostro Paese è infatti il terzo maggiore utilizzatore in Europa di antibiotici per uso animale, dopo Cipro e Spagna, con impieghi tre volte più elevati rispetto a quelli tedeschi, quattro volte rispetto ai livelli francesi e sei volte i consumi britannici.
In base ai dati del Ministero della salute, per le classi di farmaci considerate più a rischio di antibiotico-resistenza poste sotto la sorveglianza dell’Organizzazione mondiale della Sanità, emerge un’incidenza sulle vendite complessive molto contenuta, pari a circa il 6%. Per le stesse classi si riscontra inoltre una significativa riduzione tra il 2015 e il 2016, con il 39% in meno di impieghi negli allevamenti italiani.
C’è un aspetto critico nella raccolta dei dati ed è la mancanza di misurazioni specifiche sul consumo di antibiotici a livello di singole specie allevate, informazioni essenziali per ottimizzare l’uso dei farmaci.
Un aiuto in tal senso sarà offerto a breve dalla ricetta elettronica veterinaria, obbligatoria a partire dal prossimo 1° dicembre. Massimizzando la tracciabilità e la trasparenza, la nuova ricetta favorirà l’utilizzo corretto dei medicinali veterinari e ne rileverà il consumo reale, migliorando il contrasto all’antibiotico-resistenza.