Per un funzionamento ottimale dei sostegni alla zootecnia previsti dalla nuova Pac, in applicazione dal 1° gennaio scorso, sono necessari alcuni interventi, ancora mancanti, per definire il quadro normativo nazionale. In particolare, devono essere quanto prima completate le informazioni contenute in ClassyFarm e varati i disciplinari produttivi del Sistema di qualità nazionale per il benessere degli animali (Sqnba).

Secondo lo stesso Ministero dell’agricoltura, il 2023 va considerato come un periodo di rodaggio, per consentire alle istituzioni, agli allevatori e ai fornitori di servizi di consulenza veterinaria e zootecnica di acquisire le conoscenze e l’esperienza necessarie per gestire ordinariamente gli interventi della Pac.

Gli allevatori italiani, ora piuttosto disorientati, devono pertanto considerare quanto segue:

• coloro che intendono assumere l’impegno della riduzione del farmaco veterinario (livello 1 dell’Ecoschema 1), in attesa di disporre di tutte le necessarie conoscenze (ad esempio i valori che delimitano i quattro quartili per ciascuna categoria di animali e i dati completi per il 2022), dovrebbero concentrare tutte le forze a perseguire l’obiettivo di ridurre il consumo degli antimicrobici rispetto all’anno scorso;
• coloro che intendono assumere l’impegno del benessere animale (livello 2 dell’Ecoschema 1) possono iniziare a consultare le bozze dei disciplinari di produzione diffuse nei giorni scorsi e interpellare la Regione o la Provincia autonoma di competenza, in modo da accertare se, per il 2023, si applichi la deroga in base alla quale i piccoli allevamenti (meno di 20 UBA) sono esentati dall’impegno dell’adesione alla certificazione di qualità;
• infine, gli interessati ad aderire all’intervento del benessere animale programmato nei Psr devono rivolgersi alla Regione o alla Provincia autonoma di appartenenza e chiedere tutte le informazioni in merito a eventuali bandi già pubblicati o in via di predisposizione.

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 4/2023
Pac zootecnica: il quadro normativo è ancora incompleto
di E. Comegna
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