«Greenpeace Olanda ha vinto la causa intentata contro il governo dei paesi bassi per non aver preso misure adeguate a ridurre i livelli di azoto nell’ambiente, dovuti in gran parte agli allevamenti intensivi».
Lo rende noto un comunicato di Greenpeace Italia, che così prosegue: «la sentenza è arrivata il 22 gennaio e ha confermato che gli habitat naturali olandesi sono stati effettivamente deteriorati da questo tipo di inquinamento e che la normativa di riferimento non è stata rispettata dai paesi bassi. Ora il governo olandese dovrà adottare misure efficaci per portare, entro il 2030, metà delle aree naturali sensibili all’azoto al di sotto delle soglie critiche stabilite. Un piano di azione che vada in questa direzione è sostenuto anche da Greenpeace Italia insieme ad altre associazioni del nostro Paese mediante la proposta di legge “oltre gli allevamenti intensivi”».
La proposta affronta in modo diretto il problema dell’eccessivo carico di animali allevati, chiedendo un’immediata moratoria sugli allevamenti intensivi, e una graduale ma non più rimandabile transizione agroecologica del settore zootecnico. «La proposta di legge è stata depositata ormai dieci mesi fa: abbiamo la possibilità di aprire una discussione nel Paese e nelle sedi decisionali sulla necessaria trasformazione del nostro sistema agroalimentare. Ci auguriamo che venga colta per tempo, afferma Simona Savini di Greenpeace Italia».
Fonte: Agrapress