Nel campus di Piacenza è iniziato il Living Lab per il benessere animale nella zootecnia lombarda, l’iniziativa di Ersaf Lombardia che affronta in modo innovativo le sfide europee sul benessere degli animali negli allevamenti e sulla riduzione dell’utilizzo di antibiotici.
Per affrontare le sfide europee sul benessere animale e sulla riduzione dell’utilizzo di antibiotici per contrastare le antibiotico-resistenze ambientali, è stata inaugurata nel campus di Piacenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore una modalità del tutto innovativa. È il Living Lab per il benessere animale nella zootecnia lombarda, un’iniziativa dell’Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste (Ersaf) della Lombardia in collaborazione con il Dipartimento di scienze animali, della nutrizione e degli alimenti (DiANA), diretto da Erminio Trevisi, docente della Facoltà di scienze agrarie, alimentari e ambientali.
Il progetto, finanziato dall’Unione Europea per sviluppare e promuovere sistemi di conoscenza e innovazione in campo agricolo (Akis), ha l’obiettivo di affrontare il tema del benessere animale negli allevamenti, attualissimo, grazie a un Tavolo permanente di esperti del settore che permetterà di individuare in maniera puntuale le principali criticità del settore, in modo da promuovere e condividere le conoscenze, l’innovazione e la digitalizzazione in agricoltura e nelle aree rurali, ma anche le modalità di comunicazione più efficaci e gli strumenti di supporto che partano dallo scambio diretto di esperienze.
Si vuole quindi creare un network per la diffusione delle tecniche di allevamento e lo sviluppo di conoscenze sul benessere animale, formando così una cultura della raccolta e dell’utilizzazione dei dati ottenibili in allevamento. Non a caso, il Living Lab è partito proprio dall’Azienda agricola sperimentale dell’Università Cattolica, Cerzoo, a Piacenza.
Altamente tecnologizzata, Cerzoo traduce perfettamente ai giorni nostri la visione del fondatore dell’Ateneo, Padre Agostino Gemelli, che volle espressamente dar vita a una Facoltà di agraria, nel capoluogo piacentino nel cuore della Pianura Padana, come modello per la ricerca d’avanguardia e per la formazione d’eccellenza.
Durante la prima parte della giornata, i numerosi partecipanti sono stati protagonisti del laboratorio nelle aule della Residenza Gasparini del campus di Piacenza. Un’intensa mattinata per gli stakeholder, tra cui allevatori, agricoltori, associazioni di categoria, consulenti tecnici, docenti, ricercatori, amministratori pubblici, cittadini.
Lo scambio di conoscenze e di opinioni, franco ma collaborativo, ha animato il dibattito sui principali punti critici connessi ai sistemi di allevamento che possono ridurre il benessere animale. Si è parlato quindi della promozione di strumenti e tecnologie di precisione (Precision livestock farming) innovative che migliorino il livello di benessere animale e della realizzazione di un monitoraggio continuo – grazie a sensori che rilevano in continuo parametri comportamentali e fisiologici – del livello di benessere, che possono migliorare le condizioni di vita degli animali e facilitare il ruolo degli operatori di tutta la filiera.
Durante i prossimi mesi, verranno messe in evidenza le buone pratiche già presenti sul territorio, anche grazie ad eventi e visite all’interno di allevamenti che adottano elevati standard di benessere animale. L’attività di monitoraggio avverrà presso demo-farm, aziende agro-zootecniche in cui si eseguirà la raccolta sistematica di dati correlabili alla valutazione del benessere animale e la riduzione dell’uso del farmaco.
Sono l’Azienda agricola Federici e l’Azienda agricola Premi, in Provincia di Cremona, l’Azienda agricola Della Bona, in Provincia di Brescia, e l’Azienda agricola Barozzi, in Provincia di Mantova.