Oltre 2,2 milioni di euro in pagamento. È questo l’impegno messo in campo dal Codipra, il Consorzio di difesa dei produttori agricoli della provincia di Trento che assieme a Provincia di Trento, organizzazioni agricole, Federazione allevatori, Latte Trento e Concast ha strutturato, nell’ambito degli strumenti della gestione del rischio, una proposta di sostegno del mondo allevatoriale, in difficoltà prima a causa della pandemia e poi per il conflitto ucraino-russo che ha fatto impennare i costi delle materie prime e dell’energia.
«Il lavoro di squadra con tutti gli attori della filiera – ha spiegato durante una apposita conferenza stampa Giorgio Gaiardelli, presidente di Codipra – ha permesso di raggiungere un importante obiettivo in tempi record, quello di dare un aiuto concreto e veloce ai nostri allevatori. Obiettivo reso possibile anche grazie alle soluzioni introdotte dal Consorzio, su tutte il fondo mutualistico SottoSoglia e il Fondo Ist Latte. Due strumenti agili ed efficienti al servizio degli associati sui quali il Codipra ha da tempo puntato».
«Le misure attivate a favore degli allevatori della nostra provincia – ha sottolineato Marica Sartori, direttore del Codipra – hanno già permesso di liquidare oltre 1 milione di euro, al quale si aggiungeranno ulteriori 1,2 milioni di euro, per un totale liquidato di oltre 2,2 milioni di euro a favore di 660 aziende, sia del mondo afferente ai caseifici/latterie cooperative, sia del mondo privato».
«Le liquidazioni sono state erogate velocemente, grazie alla possibilità di sfruttare uno strumento già attivo e conosciuto dagli agricoltori trentini appartenenti a tutti i comparti produttivi come il Fondo SottoSoglia. Oltre a questa prima boccata d’ossigeno per gli allevatori, le misure adottate – ha concluso Sartori – hanno permesso di consolidare il Fondo Ist Latte, uno strumento straordinariamente importante e fortemente agevolato dall’UE (contributo pubblico pari al 70%) nato in maniera lungimirante nel 2019 e che a oggi può contare su una dotazione finanziaria di quasi 3,4 milioni di euro a disposizione degli aderenti».