L’accordo commerciale fra Unione Europea e Messico, nel capitolo sulla proprietà intellettuale, contiene la previsione nella quale si afferma che la protezione del termine “grana” non è richiesta.
“È una cosa inaccettabile – ha commentato il presidente del Consorzio di tutela del Grana Padano, Nicola Cesare Baldrighi – innanzitutto perché è in contrasto col fatto che il termine ‘grana’ è notoriamente parte integrante e caratterizzante della denominazione di origine protetta Grana Padano, ma è anche inconciliabile col fatto che in Messico il Grana Padano è riconosciuto ai sensi dell’Accordo di Lisbona, con conseguente impegno del Messico a proteggere la denominazione contro qualsiasi imitazione o usurpazione”.
“Non ci risulta – ha proseguito Baldrighi – che il Messico abbia inviato comunicazioni per far presenti limitazioni o esclusioni della protezione dei singoli termini della denominazione Grana Padano, così come non ci risulta sia stata fornita alcuna indicazione circa eventuali usi preesistenti del termine ‘grana’ in Messico, per cui non è dato sapere per quale motivo sarebbe stata negoziata l’eccezione ricordata”.
Il Consorzio di tutela del Grana Padano ha pertanto prontamente chiesto spiegazioni direttamente alla DG Agri della Commissione, oltre a sensibilizzare sulla questione il Ministero delle politiche agricole e il Ministero dello sviluppo economico, nonché l’Ufficio marchi e brevetti.