Tecnologie per monitorare la flavescenza dorata

Nella viticoltura italiana ed europea, la flavescenza dorata rappresenta attualmente una delle avversità più preoccupanti. Questa malattia, causata da un fitoplasma trasmesso principalmente dalla cicalina Scaphoideus titanus, ha mostrato una crescente diffusione e ha causato danni economici significativi nelle principali regioni viticole europee.

Per combattere la flavescenza dorata (o quantomeno gestirne la diffusione), è fondamentale adottare una strategia integrata. Prima di tutto è necessario provvedere al controllo dell’insetto vettore, lo Scaphoideus titanus, tramite trattamenti insetticidi mirati, applicati nei momenti chiave del ciclo vitale dell’insetto e il più possibile sincronizzati tra le aziende di un areale viticolo, al fine di massimizzarne l’efficacia.

La corretta identificazione dei sintomi della flavescenza dorata, in particolare quelli più precoci, richiede competenze approfondite. Le varietà possono manifestare la malattia in modo diversificato ed è essenziale che l’operatore sia in grado di riconoscere anche i segnali meno chiari.

A partire dal 2023, il Consorzio di tutela della denominazione di origine controllata Prosecco ha avviato un progetto di ricerca in collaborazione con il Dipartimento territorio e sistemi agro-forestali dell’Università di Padova. L’obiettivo di questo progetto è ottimizzare il monitoraggio della flavescenza dorata attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali avanzate. All’interno di questo progetto è stato sviluppato un sistema di rilevamento innovativo, basato sull’intelligenza artificiale, capace di identificare i sintomi della malattia in maniera automatica.

Sistema di identificazione, hardware e configurazione

Il sistema si basa su un algoritmo di intelligenza artificiale progettato per identificare i sintomi specifici della flavescenza dorata sulle foglie, come alterazioni cromatiche, accartocciamento, deformazioni, senescenza precoce.

Il cuore del sistema è un mini-PC equipaggiato con una potente scheda grafica in grado di eseguire miliardi di operazioni al secondo rendendo l’elaborazione del dato istantanea, e quindi l’identificazione in tempo reale. Questo hardware è integrato in un alloggiamento con grado di protezione IP67 (cioè a tenuta di polvere e protetti dal contatto; n.d.r.), garantendo resistenza agli elementi esterni e alle variazioni di temperatura tipiche degli ambienti agricoli.

Per l’acquisizione delle immagini, il sistema utilizza la fotocamera stereo in grado di acquisire immagini con ampio campo visivo della parete del vigneto (il sistema è pensato per l’utilizzo su controspalliera). La fotocamera è montata frontalmente al trattore.

Parallelamente all’identificazione dei sintomi, il sistema utilizza dati GNSS (Global Navigation Satellite System) per geolocalizzare con precisione le piante infette. Queste informazioni vengono integrate in un sistema GIS (Geographic Information System), creando mappe dettagliate che mostrano la distribuzione della malattia all’interno del vigneto. I risultati dell’analisi sono disponibili immediatamente tramite un’interfaccia sul dispositivo o remotamente su un computer.

I dati sono archiviati per monitorare la progressione della malattia nel tempo. La geolocalizzazione precisa delle piante infette permette di creare mappe dettagliate della distribuzione della malattia, facilitando interventi mirati e gestione specifica delle aree colpite.

 

Tratto dall’articolo
Tecnologie per monitorare la flavescenza dorata

di M. Sozzi, G. Manera, S. C. Prazaru, L. Campigotto, A. Battistella, C. Duso