È stato pubblicato nella serata del 30 maggio il decreto che rende operativa la misura dell’ocm vino destinata alla promozione sui mercati dei Paesi terzi.
Il provvedimento era particolarmente atteso da tutte le imprese vitivinicole italiane perché consente di sostenere l’ingresso dei nostri vini nei mercati extra UE attraverso un importante sostegno finanziario e di aprire nuove opportunità per i produttori.
Purtroppo, anche quest’anno non tutto è filato liscio: le organizzazioni agricole riunite nella filiera vino, Confagricoltura, Cia, Copagri, Alleanza cooperative agroalimentari, Unione italiana vini, Federvini, Federdoc e Assoenologi hanno fatto sapere che «stupisce il fatto che il Ministero non abbia ritenuto opportuno avviare un confronto pubblico e trasparente con le organizzazioni di rappresentanza per la definizione delle regole e dei contenuti del Bando 2019».
«Un momento di condivisione, peraltro coerente con la nuova impostazione dei rapporti tra imprese e Pubblica Amministrazione – prosegue la nota – avrebbe sicuramente garantito una maggiore aderenza del decreto direttoriale alle finalità che la misura di promozione intende realizzare».
La nota si conclude riaffermando che «la filiera del vino rinnova piena disponibilità anche immediata a un confronto con il Ministero, con l’obiettivo di dare piena corrispondenza agli obiettivi della misura e superare le criticità nell’interesse di tutto il settore vitivinicolo italiano».