Dopo due mesi di lavoro e confronto con gli esperti nazionali e delle associazioni di categoria nella piattaforma denominata Gruppo di alto livello sul vino, la Commissione europea ha preparato una bozza di raccomandazioni per il settore del vino europeo che L’Informatore Agrario ha potuto leggere.
Il documento sarà ancora oggetto di discussione prima di essere approvato e pubblicato a dicembre.
Si divide in tre parti: gestione dell’offerta, «resilienza» a fronte dei cambiamenti di clima e mercati, nuove tendenze di mercato.
Gestione dell’offerta
Il Gruppo di alto livello sul vino raccomanda di affrontare l’eccesso di offerta attraverso programmi nazionali di estirpazione permanente finanziati da aiuti di Stato. Questa misura dovrebbe essere coordinata con una gestione dei diritti di impianto che riconosce un più ampio margine di manovra ai Paesi UE.
Resilienza
Il documento reitera la necessità di rafforzare il settore con organizzazioni dei produttori e della lotta alle pratiche sleali e fa un vago riferimento anche alla gestione del rischio.
Visto che con il clima che cambia gli attacchi di peronospora sono diventati un problema pressante che trova i viticoltori sguarniti degli strumenti necessari a contrastarla, la piattaforma invita il Gruppo di esperti UE sulla produzione biologica (Egtop) a rivedere il suo parere negativo sull’uso del fungicida fosfonato di potassio nella viticoltura biologica come alternativa al rame, dal 2019 soggetto a restrizioni
Tendenze di mercato
Il Gruppo di alto livello sul vino chiede che le norme tecniche dell’UE, come quelle sulle pratiche enologiche, siano aggiornate per facilitare la commercializzazione e la promozione di vini a basso contenuto alcolico, cioè «completamente e parzialmente dealcolizzati».
Mancano misure necessarie
«Le misure di controllo della produzione a mio avviso non risolvono granché» fa notare Roberto Scalacci, direttore per l’agricoltura e lo sviluppo rurale della Regione Toscana. Nel documento, aggiunge, «mancano riferimenti alla necessità di sostenere l’innovazione, con le TEA, il biocontrollo e l’agricoltura di precisione».
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 39/2024
L’UE pronta a soccorrere il vino
di A. Di Mambro
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