Vinitaly Tourism, la start up del 57° Salone internazionale dei vini ha ampliato la propria offerta tematica con l’enoturismo, un comparto che in Italia vale 3 miliardi di euro di fatturato.
Il nuovo format di valorizzazione dei territori vitivinicoli e di promozione integrata tra vino, cultura e ospitalità ha debuttato a Verona con 67 aziende per un complessivo di 76 strutture ricettive da 15 regioni, 16 tour operator specializzati provenienti da Stati Uniti, Germania, Spagna e Italia e 186 matching b2b in formato speed date al Palaexpo.
Tra i tanti appuntamenti dedicati, dalla rassegna veronese a questo settore emergente, segnaliamo quello riservato alla figura dell’hospitality manager, un professionista fondamentale per il successo dell’attività enoturistica che funge da collegamento tra l’azienda vitivinicola e il consumatore finale.
Una visita di successo si basa, infatti, sullo studio di una strategia che prevede il ricevimento all’arrivo degli ospiti, il racconto della storia del luogo in cui ci si trova e dei prodotti, offrendo possibilmente anche dei collegamenti con altre eccellenze enogastronomiche della zona, ovviamente la degustazione, la vendita diretta e altre attività di interazione che facilitino la fidelizzazione del cliente.
In sintesi l’hospitality manager è una figura manageriale che richiede competenze trasversali e che contribuisce concretamente alla crescita del fatturato aziendale e alla reputazione del marchio.
Marco Limina