La campagna di espianto «sanitario» del vigneto bordolese dovrebbe partire a ottobre dopo un bando lanciato a maggio. L’hanno annunciato nei giorni scorsi il Governo francese e l’interprofessione, che mettono sul piatto 57 milioni di euro.
Questa dotazione, annunciata a inizio marzo, cofinanziata dallo Stato e dal comitato interprofessionale del vino di Bordeaux (Civb), dovrebbe consentire l’estirpazione di circa 9.500 ettari di vigneti, con un premio di 6.000 euro per ettaro, come misura preventiva contro la flavescenza dorata, ma che tiene anche conto della grave crisi di sovrapproduzione in questa regione viticola.
Mentre lo Stato mobilita 38 milioni di euro, l’interprofessione in assemblea generale ha convalidato all’unanimità la propria partecipazione, che ammonta a 19 milioni di euro, di cui 14 milioni di prestito. «L’invito a manifestare interesse sarà lanciato, ci auguriamo, nel mese di maggio» ha dichiarato in conferenza stampa il presidente del Civn, Allan Sichel. L’obiettivo è iniziare lo sradicamento a ottobre, dopo il raccolto del 2023, ha affermato Sichel.
Nel primo vigneto doc di Francia, con 110.000 ettari coltivati, le denominazioni meno prestigiose soffrono di un crollo dei prezzi e di una sovrapproduzione, stimata in un milione di ettolitri. A gennaio, più di un viticoltore girondino su tre ha comunicato di essere in difficoltà alla Camera dell’agricoltura.