Nel primo semestre 2018 l’Italia del vino è il fornitore europeo che in valore cresce maggiormente in Cina con un +14,75% (dati Eurostat) nonostante i primi segni di rallentamento della domanda per effetto delle guerre commerciali in corso. Paesi concorrenti come Francia e Spagna segnano rispettivamente un +0,24% e -5,56%. A rilevarlo è l’Istituto commercio estero (Ice) nell’ambito della campagna istituzionale di promozione del vino italiano e del piano concepito da Ice Agenzia, Federvini, Uiv e Federdoc finanziato nell’ambito del programma promozionale del Ministero per lo sviluppo economico (Mise).
L’azione di promozione, presentata lo scorso 6 settembre e della durata di almeno un anno, mira a sostenere la diffusione della consapevolezza presso il consumatore cinese che l’Italia è il primo Paese produttore al mondo di vino e quello con la più grande varietà. L’obiettivo è quello di raggiungere in un anno almeno 230 milioni di millennials e wine lovers cinesi per fargli preferire il vino italiano.
L’iniziativa ha visto finora la formazione di oltre 500 esperti cinesi di vino italiano, diplomati in 14 città della Cina. Inoltre sono stati realizzati accordi con la catena cinese Cofco per la promozione in 150 punti vendita per un anno e per le relative piattaforme e-commerce. Sono stati inoltre finalizzati accordi di promozione con le principali catene di supermercati a Pechino, Shanghai, Canton, Chengdu. La seconda edizione del Vinitaly China Roadshow prevede poi tappe in altre 4 città nel primo semestre 2019 dopo le tre di giugno 2018.
Complessivamente la campagna ha raggiunto fino ad oggi quasi 78 milioni di punti di contatto nel Paese del Dragone.