Tra le tecniche proposte per incrementare la sostanza organica nei vigneti, l’apporto di ammendanti rappresenta una soluzione che coniuga efficacia agronomica e sostenibilità ambientale. Tra i materiali più utilizzati vi è il compost il quale apporta, oltre che sostanza organica, quantità significative di nutrienti.
Recentemente, è stata proposta l’applicazione in viticoltura del biochar, prodotto della pirolisi di biomasse vegetali. Il biochar possiede caratteristiche quali elevata superficie attiva, porosità e presenza di gruppi funzionali che rendono interessante il suo utilizzo per migliorare la fertilità del suolo. Nel caso poi di biochar prodotto dai residui di potatura della vite questo potrebbe rappresentare un valido esempio di implementazione di economia circolare.
D’altra parte il biochar, specialmente quello prodotto da residui ligno-cellulosici, ha scarse capacità di apporto di elementi nutritivi. Da queste evidenze è nata la proposta di utilizzare miscele di compost e biochar per beneficiare delle proprietà positive di entrambi i materiali.
Prova in vigneto
Per tre anni consecutivi in tre vigneti, localizzati nell’area collinare del Friuli Venezia Giulia e coltivati con Pinot Blanc , Ribolla gialla e Sauvignon, è stato condotto dal CREA – Centro di ricerca viticoltura ed enologia di Gorizia uno studio finalizzato a valutare l’efficacia di compost, biochar e miscela di biochar e compost per migliorare la funzionalità del suolo e lo stato della vite in vigneti caratterizzati da basso contenuto di sostanza organica, in confronto anche alla tradizionale fertilizzazione adottata nell’area.
Il suolo dei tre vigneti ha pH alcalino (>8), tessitura prevalentemente franco limosa e basso tenore di sostanza organica (2.0-3.6%). Le principali caratteristiche dei suoli sono riportate in tabella A.
Nel corso della prova sono stati confrontati i seguenti trattamenti:
- suolo non ammendato (testimone) (T)
- suolo ammendato con compost da raccolta differenziata (C)
- suolo ammendato con biochar da pirolisi di quercia (B)
- suolo ammendato con miscela di biochar e compost (rapporto 10:90 in peso) (BC)
- suolo fertilizzato con concime organo-minerale (OM)
- suolo fertilizzato con concime a lento rilascio (LR)
I risultati mostrano chiaramente che una singola aggiunta iniziale dei tre ammendanti ha causato un significativo aumento della sostanza organica. Alla fine della prova, l’incremento di sostanza organica rispetto al controllo, considerando tutti e tre i siti, è stato del 6,8%, 7,6% e 9,5% rispettivamente per B, C e BC. Il fatto che BC abbia portato al maggiore incremento di SO è in accordo con l’ipotesi che l’aggiunta simultanea al suolo di biochar e compost comporti effetti sinergici.
L’applicazione di C e BC ha avuto anche un impatto positivo sul ciclo dei nutrienti.
C e BC hanno aumentano la produttività delle viti (produzione per pianta e peso medio grappolo) e migliorato la qualità del mosto, in particolare per quanto riguarda l’aumento dell’acidità. Analoghi risultati sono stati ottenuti con OM e LR. Al contrario, B non ha causato variazioni significative per quanto riguarda la produzione e la qualità dell’uva.
L’applicazione di compost può rappresentare, pertanto, un’opzione efficace per uniformare e migliorare la produttività dei vigneti situati nella zona collinare.
Tratto dall’articolo pubblicato su Vite&Vino n. 5/2020
Compost e biochar in miscela migliorano qualità e resa in vigneto
di C. Mondini, T. Sinicco, D. Mosetti, E. Vida, F. Fornasier
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