Secondo l’Unione italiana vini (Uiv), sono oltre 50 milioni le etichette di vini italiani già stampate secondo il modello inizialmente condiviso e poi sconfessato dalle linee guida della Commissione UE, che rischiano di andare al macero dopo il caos determinato dall’ultimo cavillo dell’Esecutivo europeo riferito alle indicazioni obbligatorie da riportare sull’etichetta nutrizionale a partire dell’8 dicembre, ovvero che la lista degli ingredienti non potrà più essere solamente indicata con la lettera «I» e un Qr code, ma con l’intero termine «ingredienti».
Uiv chiede un’immediata sospensione di questa criticità contenuta nelle linee guida della Commissione, al fine di rivederne il contenuto e garantire certezza giuridica alle imprese, e contestualmente di ottenere il consenso all’utilizzo di tutte le etichette stampate prima della pubblicazione delle linee guida e fino a esaurimento scorte.
In relazione alle lamentele e alle difficoltà delle imprese vitivinicole, il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida, in occasione di un incontro dei componenti della Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni, ha confermato che il Governo intende posticipare l’introduzione e l’applicazione della normativa europea, permettendo l’utilizzo e l’esaurimento delle etichette già a magazzino.