Le due Organizzazioni interprofessionali (Oi) del pomodoro da industria che fanno capo ai Distretti del Nord e del Centro-Sud hanno deciso nei giorni scorsi di costituire il primo coordinamento unico nazionale per presentarsi con una sola voce davanti agli interlocutori istituzionali.
«La prima azione che intendiamo portare avanti – ha affermato Tiberio Rabboni, presidente del Distretto Nord – oggetto di una lettera che a firma congiunta abbiamo già inviato al Mipaaft, è la richiesta di accelerare sulla conclusione di un bando uscito nel 2017 sulla certificazione volontaria che le filiere potrebbero chiedere presentando un disciplinare di produzione, un marchio e un elenco di regole di controllo che oltre alla qualità del processo produttivo prevedono il rispetto rigoroso della sostenibilità ambientale e dei diritti dei lavoratori».
Secondo Rabboni è inoltre indispensabile portare avanti un’azione di lobbing a livello europeo in previsione della nuova Pac, affinché venga confermato e migliorato l’accesso ai fondi destinati al settore per quelle aziende che puntano sull’innovazione e sia portata avanti un’azione adeguata per il premio accoppiato a chi produce pomodoro.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 11/2019
Il pomodoro italiano unisce le forze
di A. Mossini
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