Le colture primaverili-estive si sono lasciate alle spalle una stagione 2020 particolarmente favorevole: ottime produzioni, seguite da un andamento dei prezzi delle commodities positivo su tutti i fronti. Pur nella consapevolezza che difficilmente si potrà replicare quell’insieme di circostanze che hanno caratterizzato la campagna scorsa, è indubbio che ci si accosti alla programmazione delle semine primaverili con un certo ottimismo e forse anche più ampiezza di opzioni rispetto ad altre annate.
Per sondare gli orientamenti riguardanti le prossime semine L’Informatore Agrario ha condotto una ricerca intervistando un panel di oltre 10.000 operatori profilati per l’area di interesse «seminativi».
Mais e soia stabili, cresce la barbabietola
I seminativi primaverili-estivi sono inevitabilmente in competizione tra loro per la superficie, dato che quelli autunno-vernini si trovano ancora in campo al momento delle semine.
Le superfici a mais e soia (di primo raccolto) sembrano destinate ad avere poche variazioni rispetto all’anno precedente: un’alta percentuale di rispondenti (>60%) è orientata a riconfermare le superfici dello scorso anno, mentre le variazioni di segno opposto praticamente si compensano (grafico 2).
Volendo raffinare la lettura dei dati, si può ipotizzare che la limatura al ribasso delle superfici a mais sia principalmente dovuta alle situazioni di reimpiego aziendale per usi zootecnici o biogas, poiché le produzioni record della scorsa annata potrebbero aver saturato la capacità aziendale di stoccaggio.
Le superfici a granella, viceversa, non dovrebbero avere variazioni apprezzabili, mentre la soia, oltre a confermare le superfici dello scorso anno, potrebbe verosimilmente espandersi nei limitati spazi lasciati liberi dal mais. Per la barbabietola da zucchero, che ha pure registrato nel 2020 produzioni e redditività molto soddisfacenti, il campione intervistato è orientato a un netto incremento di superficie, ovviamente nei limiti consentiti dalla capacità di trasformazione industriale e del plafond fissato in sede UE.
Voglia di incremento anche per il girasole, come sempre inserito in una vivace dinamica di rotazione, che sta vivendo un buon andamento dei prezzi della granella, trascinati dalla richiesta di oli vegetali.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 7/2021
Semine primaverili 2021, mais e soia tengono le posizioni
di S. Cittar
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