Via libera alla pratica agronomica del sovescio che aiuta a mantenere o aumentare la fertilità del terreno grazie all’interramento di alcune colture come le leguminose. È questa una delle novità più attese dagli agricoltori che coltivano biologico, contenuta nel decreto ministeriale sulle rotazioni pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 156 del 22 giugno.
Il testo, che era stato firmato il 9 aprile scorso, apporta alcune modifiche alla precedente normativa e pone fine ad alcune deroghe concesse ad alcune Regioni.
«Il documento rappresenta il recupero di un grave errore contenuto nel precedente decreto» fa sapere l’Aiab, l’Associazione italiana per l’agricoltura biologica, secondo cui il provvedimento porta un po’ di chiarezza sulla questione degli avvicendamenti colturali, tema fondamentale della pratica agricola biologica.
«Non ci è ben chiaro perché i produttori abbiano dovuto aspettare per la pubblicazione del provvedimento oltre due mesi – commenta il presidente dell’Aiab, Antonio Corbari – durante i quali, oltre alle preoccupazioni dovute all’emergenza Covid, alla siccità primaverile e al maltempo delle ultime settimane, hanno anche rischiato la de-certificazione dei prodotti. Naturalmente nel frattempo le semine sono state fatte, a rischio e pericolo degli stessi produttori».
Da aggiungere alle criticità, denuncia il presidente, «sono le conseguenze delle piogge di giugno nel Nord-Est che hanno ritardato le semine della soia, rendendola in buona parte di “secondo raccolto” come vuole la classificazione della politica agricola comune; e questo è appunto uno dei temi non affrontati dal decreto nonostante le nostre numerose sollecitazioni».