I prezzi dei cereali nazionali continuano a scendere, compreso il frumento duro che sembrava essersi stabilizzato, per lo meno al Sud.
Sui mercati esteri si registrano ribassi per tutti i prodotti; in particolare in Francia i prezzi dei cereali foraggeri (mais e orzo) sono letteralmente crollati.
L’euro si è notevolmente indebolito rispetto al dollaro USA; il cambio è ora a 1,11 dollaro/euro. L’euro debole potrebbe favorire le esportazioni comunitarie, ma al momento non ci sono effetti benefici sui prezzi.